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Da podcast a petcast: anche gli animali necessitano di good vibes (e musica)

Da podcast a petcast: anche gli animali necessitano di good vibes (e musica)

Come disse Johann Sebastian Bachla musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori“, e dal 15 gennaio 2020 anche per i nostri amici a quattro zampe, cani e gatti, esistono dei petcast.

Da idea a playlist: chi l’ha reso possibile

L’idea arriva da Spotify che avrebbe visionato i risultati di un sondaggio condotto nel Regno Unito secondo il quale il 74% dei proprietari di animali fa ascoltare musica ai propri amici a quattro zampe, sostenendo che li aiuti ad essere più rilassati e felici. Anche il violoncellista statunitense David Teie si è cimentato in un’impresa simile nel 2016, pubblicando l’album Music for Cats, con suoni e ritmi studiati appositamente per il benessere dei felini. Dopo averlo testato in prima persona su alcuni gatti di un bar londinese, l’effetto positivo e rilassante di questo innovativo album è stato anche scientificamente provato.

Infatti, Neil Evans, fisiologo animale e professore presso l’Università di Glasgow, e Alex Benjamin, psicologo animale dell’Università di York, durante i loro studi, si sono resi conto che un sottofondo musicale aiuta gli animali a rimanere rilassati, sentirsi al sicuro e a mascherare i rumori della città, come il traffico.

Dunque, Spotify ha realizzato le pet playlists e, per farlo, si è anche avvalsa dell’aiuto dello stesso David Teie che è riuscito a dare al colosso della musica utili consigli, come quello di evitare canzoni ove prevalgano i bassi nelle playlist dedicate ai cani, potrebbero viverle come una minaccia. Tra le altre cose, hanno apportato un aiuto importante nello sviluppare i podcast per animali proprio i ricercatori Neil Evans e Alex Benjamin.

Da musica a matematica: l’algoritmo vincente

Il risultato ottenuto è un mix di suoni ambientali, voci rilassanti e ritmi tranquilli, in grado di calmare l’animale. A renderlo possibile è un algoritmo che incrocia le caratteristiche e le attitudini dell’animale in questione, con le preferenze musicali del padrone. Rimane solo da sperare che i loro gusti non si distanzino troppo.

Dunque per accompagnare i loro pomeriggi solitari a casa ed evitare che suoni indiscreti possano disturbarli, non solo cani e gatti, ma anche uccelli, criceti e iguane hanno ora la loro playlist dedicata. Per trovarla, basta scegliere l’animale che si possiede, descriverlo con qualche aggettivo, per capire il suo temperamento, inserire il suo nome ed una foto e il gioco è fatto. L’importante è non dimenticarsi che la compagnia migliore è sempre il suo padrone!