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Perché l’umidità si concentra nei muri esposti al sole?

muro celeste rovinato

L’umidità nei muri soleggiati è, a tutti gli effetti, un fenomeno che sembra sfidare ogni logica, soprattutto durante i mesi più caldi dell’anno, eppure è un fenomeno piuttosto comune e con cui molti di noi hanno a che fare quando si parla dei problemi di casa.

È vero: quando si parla di umidità tendiamo subito a pensare subito a pareti rivolte a nord, fredde e poco ventilate, quindi come può una parete esposta al sole e soggetta a temperature elevate, mostrare segni di condensa o umidità persistente?

In realtà, la spiegazione è più semplice del previsto ed è connessa a fattori ben precisi che vanno dalla fisica dei materiali da costruzione al comportamento del vapore acqueo in ambienti soggetti a sbalzi termici. Se vuoi capire come per individuare il problema prima che sia troppo tardi e scegliere il rimedio più adatto, ti consigliamo di procedere con la lettura di questo articolo.

Umidità muri soleggiati: un problema meno raro di quanto si pensi

muro esterno casa

Lo sappiamo, può sembrare strano, ma l’umidità nei muri soleggiati è un problema che si verifica in molte abitazioni, soprattutto nei mesi caldi. Perché? Perché le pareti più esposte alla luce solare, proprio come quelle rivolte a sud o sud-ovest, possono accumulare calore durante il giorno e rilasciarlo lentamente durante la notte. Questo processo continuo di riscaldamento e raffreddamento crea uno sbalzo termico che, unito a un’umidità ambientale elevata, favorisce la formazione di condensa.

Quando l’aria calda estiva, che carica di vapore, entra in contatto con una superficie relativamente più fresca all’interno, può verificarsi il fenomeno della condensazione e questo diventa ancora più evidente nei muri realizzati con materiali che trattengono l’umidità, come alcuni tipi di intonaci o pietre naturali, o nelle abitazioni prive di un adeguato isolamento termico.

Il risultato visibile diventano delle pareti umide, spesso accompagnate da macchie scure, scrostature o persino muffa, anche se esposte alla luce diretta del sole per buona parte della giornata.

Come influiscono i materiali e l’isolamento?

Un elemento importante per capire il fenomeno dell’umidità nei muri soleggiati è la composizione della parete stessa. I materiali porosi, come mattoni pieni, tufo o alcuni tipi di intonaco, assorbono facilmente l’umidità presente nell’aria e possono trattenerla per molto tempo. Quando questi materiali vengono colpiti dal sole, il calore provoca l’evaporazione dell’umidità interna, ma non sempre questa riesce a disperdersi all’esterno.

Se la parete è rivestita con vernici impermeabili o trattamenti che non permettono una corretta traspirazione, il vapore tende a rimanere intrappolato e a condensare all’interno. In queste condizioni, anche un muro ben esposto può presentare macchie e aloni legati all’umidità.

L’assenza di isolamento termico aggrava il problema. Un buon cappotto termico esterno o una coibentazione interna adeguata può ridurre gli sbalzi di temperatura tra esterno e interno, impedendo che il vapore acqueo trovi superfici fredde su cui depositarsi. Senza questo tipo di protezione, le pareti diventano punti critici in cui l’umidità si concentra facilmente.

Pareti umide estate: cause legate alla ventilazione

muro con segni di umidità

Oltre ai materiali, la presenza di pareti umide in estate è anche attribuibile a una scarsa ventilazione degli ambienti. Quando l’aria non circola in modo adeguato, l’umidità si accumula e si deposita sulle superfici più vulnerabili. È un problema frequente nei locali con scarsa aerazione, come bagni, cucine o stanze esposte a sud ma poco utilizzate.

La ventilazione non va sottovalutata durante le ore notturne, quando l’escursione termica può causare una maggiore condensazione. Se l’umidità interna non viene espulsa in modo naturale o tramite sistemi di ventilazione meccanica, tenderà a concentrarsi sulle pareti, generando i tipici segni di umidità.

Attenzione, perché anche l’arredamento gioca un ruolo importante: se i mobili sono troppo vicini alle pareti potrebbero impedire la corretta circolazione dell’aria e favorire la formazione di condensa. Questo accade soprattutto con armadi o scaffalature addossati a muri esposti al sole, che si riscaldano di giorno ma restano freddi all’interno, diventando punti in cui il vapore condensa facilmente.

Come prevenire e gestire l’umidità nei muri esposti al sole?

Affrontare l’umidità nei muri soleggiati richiede un approccio mirato. Il primo passo è, come sempre, capire quale sia la causa. Se il problema è legato alla condensa, può essere utile migliorare la ventilazione e adottare deumidificatori nei mesi estivi. Se invece il muro assorbe umidità dall’esterno o dal terreno, potrebbe essere necessario intervenire con trattamenti impermeabilizzanti o con il rifacimento dell’intonaco.

L’uso di pitture traspiranti e antimuffa può contribuire a prevenire la formazione di macchie, ma è solo una soluzione temporanea se non si affrontano le cause strutturali. In alcuni casi, può essere utile installare pannelli isolanti specifici per interni o esterni, che riducono la possibilità che il muro si comporti da punto freddo e, quindi, da catalizzatore di condensa.

Anche nelle nuove costruzioni, una progettazione attenta che preveda materiali traspiranti e un isolamento adeguato può fare la differenza. In abitazioni già esistenti, invece, è importante monitorare l’evoluzione del problema nel tempo e agire tempestivamente alla comparsa dei primi segni.

Le pareti umide estive sono spesso il risultato di una combinazione di fattori: materiali poco traspiranti, sbalzi termici, scarsa ventilazione e assenza di isolamento. Intervenire su questi aspetti con soluzioni appropriate consente non solo di preservare l’estetica degli ambienti, ma anche di garantire un maggiore benessere abitativo. Una casa sana è una casa che respira, anche quando fuori splende il sole.

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