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Stendere il bucato in condominio, le regole del buon vicinato e la normativa in vigore

Stendere il bucato in condominio, le regole del buon vicinato e la normativa in vigore

È una delle domande che tante persone si fanno più di frequente in riferimento alla vita in condominio. Stendere i panni è possibile oppure si incappa in qualche divieto condominiale? Anche se all’apparenza si potrebbe pensare come sia una questione decisamente bizzarra, in realtà è importante mettere in evidenza spesso e volentieri, tutto questo potrebbe portare a delle vere e proprie liti condominiali.

Tutto questo si verifica soprattutto per via del fatto che stendere i panni può portare tutta una serie di disagi per via del fatto che i vestiti e gli altri panni stesi tendono a sgocciolare, senza dimenticare come lasciare i panni sul balcone potrebbe rappresentare un problema per quanto concerne il decoro dell’edificio stesso. Proviamo a capire, di conseguenza, come poter gestire in maniera efficace il problema del bucato, magari facendo riferimento a degli amministratori di condomini Milano, nel caso in cui abitiate nel capoluogo lombardo.

Le regole del buon vicinato

In tutti quei condomini in cui si è soliti vivere a stretto contatto, le regole da rispettare sono molto più stringenti, rispetto ad esempio a quanto si verifica con le villette a schiera, dove invece è chiaro che i doveri di buon vicinato sono molto più limitati, e comprendono unicamente il rispetto dei confini e di tutte quelle regole che sono previste dalla normativa urbanistica.

Tra le regole di condominio troviamo sicuramente quella di rispettare l’ora del silenzio, ma anche il fatto di avere la massima cura degli spazi in comune, ma soprattutto non bagnare la altrui proprietà, sia con le piante che con i panni che vengono stesi, come ben sanno anche tutti gli amministratori di condomini Milano.

Il discorso legato al bucato è abbastanza facile in confronto a tutte le limitazioni che sono previste per la cura delle piante. Infatti, è il regolamento condominiale che prevede il divieto di stendere i panni sui balconi dove ci sono le facciate principali. Il comportamento da tenere, invece, è quello di stendere i panni nella zona interni del palazzo, prestando anche in questo caso la massima attenzione che non sgocciolino su cortili o giardini altrui. In qualsiasi caso, anche qualora dovesse mancare un divieto espresso, è meglio evitare che le proprietà altrui vengano bagnate.

La normativa da rispettare

Nel momento in cui si parla di bucato che viene steso, si fa riferimento a biancheria e lenzuola ed è questo il motivo per cui, in alcuni casi, si ritiene che tutto questo sia un comportamento che va a ledere l’estetica. Di conseguenza, non è una cosa adeguata da esporre in pubblica, andando ad esempio ad oscurare le finestre dei vicini di casa.

Non bisogna dimenticare anche come lo sgocciolio relativa all’acqua che finisce sul balcone del condominio di chi vive nell’appartamento sottostate, può creare sempre fastidi e litigate, che poi devono essere risolte dagli amministratori di condomini Milano. Proviamo a capire meglio che cosa dice la legge in tal senso e come si può trovare una valida soluzione a questo problema. In tutti quegli edifici in cui non sono presenti degli specifici e appositi spazi, come ad esempio una lavanderia condominiale, nella maggior parte dei casi i condomini fanno uso di stenditoi o dei sistemi esterni dove poter permettere un’asciugatura perfetta dei propri vestiti e della propria biancheria.

Non esiste, in realtà, una vera e propria norma all’interno del Codice Civile che si va a occupare di tale problematica e, di conseguenza serve sempre puntare lo sguardo verso i regolamenti interni al condominio, piuttosto che ai regolamenti comunali.

In relazione alla protezione del decoro architettonico, è la stessa normativa a evitare di prendere in considerazione delle sanzioni nel caso in cui uno dei condomini provveda a stendere i panni sul balcone di casa. Il motivo è molto semplice da intuire, dato che si tratta di oggetti che hanno carattere di provvisorietà e si possono facilmente rimuovere e spostare.

L’intervento della legge avviene solo ed esclusivamente nel caso in cui l’acqua dei panni stesi va a terminare sul balcone sottostante. In questo caso, ma anche quando più facilmente gli stendini e altri mezzi usati per stendere i panni comportino una limitazione di aria e luce in relazione all’appartamento sottostante. In questi casi, il comportamento può essere ritenuto legittimo solo ed esclusivamente nel caso in cui trova una specifica giustificazione in un titolo costitutivo di servitù specifico, come dovrebbero sapere gli amministratori di condomini Milano.

Il regolamento comunale

Se la Cassazione ha già messo in atto una serie di limitazioni che si devono rispettare, è bene mettere in evidenza come ci siano altre fonti da tenere in considerazione. Si tratta, giusto per fare un esempio, del regolamento comunale, che può anche introdurre il divieto relativo all’esposizione dei panni che vengono stesi all’esterno rispetto alle finestre, ma anche su balconi o terrazzi. In altri casi, può essere prevista l’esposizione solo in alcune fasce orarie.

Come si può facilmente intuire, quindi, tali regole possono differire anche di molto in base al Comune di residenza. Qualora le norme comunali dovessero essere violate, allora si dovrà incorrere in una sanzione di carattere amministrativo. Si tratta semplicemente di una multa che dovrà essere pagata alla polizia locale.