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Trucchi e consigli per coltivare la camomilla in casa

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La camomilla è una pianta estremamente utile. Il suo infuso ha proprietà lenitive e rilassanti ed è sempre utile poterne beneficiare. In commercio è possibile acquistarne i fiori secchi interi oppure le bustine pronte all’uso ma, se la vostra passione è il giardinaggio, allora potete provare a coltivare la camomilla anche a casa.

Caratteristiche e ciclo vitale della camomilla

La camomilla è una pianta piuttosto resistente che facilmente si adatta a essere coltivata anche in vaso. In terra la sua crescita sarà sicuramente più veloce, ma anche sul balcone o in casa riesce ad arrivare alla fioritura. Il suo ciclo vegetale comincia in primavera e i fiori iniziano a sbocciare intorno a maggio. Maggio e giugno sono i mesi in cui la pianta è più ricca di principi attivi ed è dunque il momento migliore per raccogliere i fiori. Se si vuole mantenere la pianta, occorrerà recidere solo questi ultimi con l’aiuto di una cesoia. Diversamente, si può tagliare l’intera pianta o diversi rami alla volta. 

Il ciclo di fioritura termina definitivamente in autunno. Settembre e ottobre sono dunque i mesi giusti per un eventuale rinvaso, la messa a terra o lo spostamento da una zona all’altra della casa. Farlo in questo periodo permetterà alla pianta di camomilla di adattarsi al nuovo spazio, arrivando pronta alla fioritura successiva.

Come coltivare la camomilla in casa

Le condizioni ideali per coltivarla in casa sono: riuscire a trovarle una posizione soleggiata, magari vicino a una finestra esposta a sud e che la temperatura rimanga stabile intorno ai 20 gradi. In questo modo riuscirete a piantarla in qualsiasi momento dell’anno anche se i mesi migliori per la semina sono quelli compresi tra luglio e febbraio.

Per far sì che cresca rigogliosa, occorre scegliere un vaso piuttosto ampio e preparare un terreno composto da un primo strato di sassolini ricoperto da terriccio non acido. L’ideale è quello calcareo che riesce a trattenere l’umidità senza che però si creino pericolosi ristagni d’acqua.

Una volta seminata, basterà poggiare i semi sul terriccio ed esercitare una leggera pressione affinché vengano completamente ricoperti dalla terra; dovrete poi bagnarla con regolarità. Nei mesi estivi quotidianamente, in quelli invernali anche una sola volta alla settimana, a meno che non si trovi in un ambiente molto caldo o vicino a una fonte di calore. L’importante è che il terreno sia sempre umido ma non bagnato, e che nel sottovaso non ristagni mai acqua.

Raccolta e conservazione dei fiori di camomilla

L’obiettivo di chi decide di coltivare la camomilla in casa è solitamente la raccolta dei fiori per farne l’infuso. Ma come procedere? Una volta recisi i fiori freschi si dovranno lasciar essiccare. Questo procedimento richiede circa 7-10 giorni, e prevede che i fiori vengano disposti su un piano (preferibilmente in legno ricoperto da carta assorbente) in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta. Se non avete a disposizione uno spazio del genere, potete procedere con forno statico a circa 50°C, facendo attenzione a non bruciarli. 

Quando i fiori di camomilla saranno completamente secchi e asciutti, potrete conservarli in un barattolo di vetro a chiusura ermetica. Se riuscirete a mantenere i barattoli al riparo dalla luce e dall’umidità, i fiori di camomilla secchi si conserveranno fino a un anno nella vostra credenza. Superato questo periodo, potrebbero perdere tutta la loro fragranza, oltre che i principi attivi. 

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