Non solo cannucce monouso in plastica o cotton fioc, ma anche le grucce: a inquinare l’ambiente sarebbe anche questo prodotto estremamente incline ad essere sprecato.
L’insostenibilità delle grucce
Come ormai noto, la plastica è il motivo principale dell’inquinamento globale e proprio le grucce per abiti in plastica finiscono ora al banco degli imputati. Secondo una stima del World Economic Forum ha circa otto milioni di tonnellate di plastica non riciclata finisce ogni anno negli oceani.
Miliardi di appendini in plastica vengono gettati nella raccolta indifferenziata. Gli abiti arrivano, per lo più delle volte, nei negozi già forniti di grucce e queste vengono spesso scartate ancor prima che il capo venga esposto.
L’altro grosso problema è il bassissimo costo degli appendini. I negozi preferiscono, infatti, darle al cliente o buttarle via piuttosto che inserirle nel circolo di riciclo, che costituirebbe un costo aggiuntivo. Secondo Arch & Hook, un brand che si occupa di produrre appendiabiti realizzati con materiali sostenibili, l’85% delle grucce usate nel mondo della moda e non finisce in discarica, rendendo pressoché impossibile riciclarne la plastica.
Le strategie dei Big della moda
I Big della moda corrono ai ripari cercando nuove soluzioni. Il designer francese Roland Mouret alla London Fashion Week ha presentato la sua collaborazione proprio con Arch & Hook per la produzione di Blue, grucce composte all’80% da plastica recuperata dagli oceani.
Il colosso della moda Zara, sempre più in prima linea per il tema della sostenibilità, ha lanciato il suo nuovo progetto. “I nostri appendini vengono continuamente riutilizzati quando sono in buone condizioni e, se si rompono, vengono riciclati per crearne di nuovi” ha dichiarato un portavoce ai microfoni di The Business of Fashion. Il loro obbiettivo è quello di creare uno scambio continuo tra la casa madre e i singoli negozi.
Burberry avrebbe invece iniziato ad utilizzare grucce compostabili create con microplastiche. H&M avrebbe invece promesso di ridurre il materiale da imballaggio entro il 2025 partendo da nuovi modelli di appendini riutilizzabili. Stella McCartney, invece, starebbe testando modelli in carta e cartone. La strada per ridurre l’inquinamento è ancora lunga, ma tutti questi piccoli gesti potrebbero sicuramente segnare una svolta green nel mondo della moda. Nel nostro piccolo, potremmo cercare di usare grucce riciclabili.