Il corretto smaltimento dei rifiuti elettronici è fondamentale, ma spesso, non trattandosi di rifiuti uguali a quelli più comuni che produciamo ogni giorno, non sappiamo proprio come liberarcene. In realtà, esistono delle regole ben precise su come smaltire e dove buttare questa tipologia di rifiuti: scopriamolo insieme!
Dove buttare i rifiuti elettronici
La prima domanda che bisogna porsi è: dove buttare i rifiuti elettronici? In primis, per eseguire correttamente lo smaltimento dei rifiuti elettronici, dobbiamo tenere conto del fatto che ogni comune possiede un luogo di riferimento in cui è possibile gettare gli apparecchi elettronici non più funzionanti o che semplicemente non ci servono più come vecchi smartphone, tostapane, elettrodomestici, pc, modem, pennette USB, ecc. Questi luoghi sono isole ecologiche appositamente attrezzate per lo smaltimento dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) in cui è possibile gettarli sicurezza.
Se sono ingombranti, molti comuni dispongono di un servizio di ritiro porta a porta. Inoltre, se si acquista un nuovo smartphone sia online che in negozio è possibile anche percorrere un’altra via. Il negozio ha infatti il dovere di ritirare lo smartphone o il vecchio elettrodomestico che state sostituendo. Anche nel caso di acquisti online è possibile accedere a questa modalità di smaltimento.
Smaltimento rifiuti elettronici: come produrre meno RAEE
Per cercare di diminuire la quantità e garantire lo smaltimento di rifiuti elettronici prodotti sarebbe opportuno quando possibile scegliere sempre di ripararli. A meno che non ci siano esigenze legate alla propria attività professionale, sarebbe anche il caso di non “rincorrere le novità” ed evitare di sostituire un elettrodomestico o un apparecchio elettronico solo perché magari è disponibile sul mercato il modello più aggiornato. Questa buona abitudine, se applicata, rappresenta un vantaggio economico per se stessi ma anche per l’ambiente, perché si producono meno rifiuti.
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