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Cosa prevede la nuova legge sugli affitti brevi

Cosa prevede la nuova legge sugli affitti brevi

Cosa c’è da sapere se si vuole affittare la propria casa per qualche giorno a dei turisti e guadagnare un po’ di soldi extra? Oppure se si è alla ricerca di un alloggio economico e accogliente per le proprie vacanze? Probabilmente la formula degli affitti brevi sarà già nota, si tratta di una forma di locazione turistica che dura meno di 30 giorni. Questa è una pratica sempre più diffusa, soprattutto grazie a siti web come Airbnb, che mettono in contatto i proprietari di case con i potenziali ospiti. Ma gli affitti brevi possono anche creare dei problemi, come l’abusivismo, la concorrenza sleale, il degrado dei centri storici e il rischio di evasione fiscale.

Per questo motivo, il governo italiano ha deciso di intervenire con una nuova legge sugli affitti brevi, che ha lo scopo di regolare e uniformare questa attività a livello nazionale, garantendo la sicurezza degli immobili e la tutela dei consumatori. Il disegno di legge è stato elaborato dal ministero del Turismo e inviato alle associazioni di categoria per la discussione. Si prevede che il provvedimento sarà approvato entro la fine dell’anno con un decreto legge.

Novità della prossima legge sugli affitti brevi

Vediamo insieme cosa prevede la nuova legge sugli affitti brevi e come cambieranno le cose per chi offre o cerca una casa vacanza:

  • Durata minima: non si potrà affittare una casa per una sola notte, ma bisognerà restare almeno due notti consecutive, a meno che non si abbia una famiglia numerosa con almeno tre figli. Questa misura vuole scoraggiare i soggiorni troppo brevi, che possono creare disagi ai residenti e agli albergatori. Chi affitterà una casa per una sola notte dovrà pagare una multa da 1.000 a 5.000 euro.
  • Codice identificativo nazionale: ogni casa destinata agli affitti brevi dovrà avere un codice identificativo nazionale (CIN), che sarà assegnato dal ministero del Turismo tramite una procedura online. Il CIN dovrà essere esposto all’ingresso della casa e indicato nell’annuncio online. La mancata esposizione o indicazione del CIN comporterà una multa da 500 a 5.000 euro per ogni casa.
  • Requisiti di sicurezza e prevenzione incendi: le case destinate agli affitti brevi dovranno rispettare le stesse norme di sicurezza e prevenzione incendi previste per gli alberghi. In particolare, dovranno essere dotate di estintori, rilevatori di fumo, luci di emergenza e piani di evacuazione. Inoltre, dovranno essere sottoposte a periodiche verifiche da parte dei vigili del fuoco.
  • Obblighi per i proprietari di più di due case: i proprietari che gestiscono più di due case destinate agli affitti brevi dovranno iscriversi al registro delle imprese e sottostare alle stesse regole fiscali e amministrative degli albergatori. Inoltre, dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli affitti effettuati e versare l’imposta di soggiorno ai comuni.
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Le attuali normative per gli affitti brevi

Gli affitti brevi sono una forma di locazione di immobili a uso abitativo per periodi non superiori a 30 giorni, che non richiede la registrazione obbligatoria al fisco e che prevede una tassazione del 21% sul reddito derivante dalla locazione. Gli affitti brevi possono essere effettuati solo da persone fisiche o da intermediari autorizzati, e non possono includere servizi aggiuntivi come pasti, guide turistiche, noleggio auto, ecc. Gli immobili oggetto di affitto breve devono essere situati in Italia e appartenere alle categorie catastali da A1 a A11, esclusa la A10. Gli affitti brevi sono regolati dal D.L. 50/2017 e dalle leggi regionali, e sono soggetti al pagamento della tassa di soggiorno da parte dell’ospite.

La durata di legge degli affitti brevi varia a seconda della normativa applicabile. In generale, si può dire che:

  • Gli affitti brevi sono contratti di locazione la cui durata non può superare i 30 giorni, secondo il D.L. 50/2017.
  • Il decreto legge Santanchè, in fase di approvazione, prevede una durata minima di 2 notti consecutive per gli affitti brevi, salvo che la parte conduttrice sia una famiglia con almeno tre figli.
  • Alcune regioni o comuni possono stabilire limiti diversi alla durata degli affitti brevi, in base alle loro esigenze di tutela del patrimonio immobiliare e del turismo.

Nuova legge affitti brevi: i benefici

Queste sono le principali disposizioni della nuova legge sugli affitti brevi, che ha lo scopo di regolamentare un fenomeno in forte crescita in Italia.

La nuova legge intende garantire una maggiore trasparenza, sicurezza e qualità del servizio offerto ai turisti, ma anche salvaguardare gli interessi dei residenti, degli albergatori e delle amministrazioni locali. Può portare ai dei benefici sia ai proprietari di case che agli ospiti di affitti brevi, che sono una forma di ospitalità innovativa e flessibile, che può convivere con le strutture ricettive tradizionali, se gestita con responsabilità e trasparenza.

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