La compostiera da esterno è un contenitore che permette di trasformare i rifiuti organici in un fertilizzante naturale, chiamato compost, da usare per arricchire il terreno del giardino o dell’orto.
La compostiera da esterno è una soluzione ecologica ed economica, che riduce la quantità di rifiuti prodotti e migliora la qualità delle piante. Ma come funziona la compostiera da esterno? Quali sono i passi da seguire per realizzare il compost? Quali sono i materiali da usare e quelli da evitare? Vediamo di rispondere a queste domande.
Compostiera come funziona
La compostiera da esterno funziona grazie al processo di compostaggio, ovvero la decomposizione dei rifiuti organici da parte di microorganismi, come batteri, funghi, vermi e insetti. Questi organismi trasformano i rifiuti in humus, una sostanza scura e friabile, ricca di sostanze nutritive per le piante.
Il processo di compostaggio richiede alcune condizioni ottimali, come la temperatura, l’umidità, l’ossigeno e il rapporto tra materiali carboniosi e azotati.
- La temperatura: il processo di compostaggio si svolge meglio a una temperatura tra i 40 e i 60 gradi Celsius, che favorisce l’attività dei microorganismi e la distruzione dei germi patogeni. La temperatura dipende dalla quantità e dalla qualità dei materiali inseriti nella compostiera, dalla loro mescolanza e dall’isolamento termico del contenitore. Per monitorare la temperatura, si può usare un termometro apposito.
- L’umidità: il processo di compostaggio richiede un’umidità tra il 40 e il 60%, che permette ai microorganismi di sopravvivere e di muoversi nel materiale organico. L’umidità dipende dalle precipitazioni atmosferiche, dall’evaporazione dell’acqua e dal tipo di materiali inseriti nella compostiera. Per regolare l’umidità, si può coprire la compostiera con un telo o aggiungere acqua o materiali secchi a seconda delle necessità.
- L’ossigeno: il processo di compostaggio richiede una buona aerazione, che garantisce l’apporto di ossigeno ai microorganismi e previene la formazione di cattivi odori e di sostanze tossiche. L’aerazione dipende dalla struttura della compostiera, che deve avere delle aperture per il ricambio dell’aria, e dalla mescolanza dei materiali, che deve evitare la compattazione del materiale organico. Per migliorare l’aerazione, si può mescolare il materiale con una forca o una pala ogni due o tre settimane.
- Il rapporto tra materiali carboniosi e azotati: il processo di compostaggio richiede un equilibrio tra materiali carboniosi (C) e materiali azotati (N), che sono le fonti energetiche principali per i microorganismi. I materiali carboniosi sono quelli secchi e legnosi, come le foglie secche, la paglia, i rami o la carta. I materiali azotati sono quelli umidi e verdi, come gli scarti di frutta e verdura, l’erba tagliata o il letame. Il rapporto ideale tra C e N è di circa 30:1.
Compostiera come iniziare
Per iniziare a usare la compostiera da esterno, bisogna scegliere il contenitore più adatto alle proprie esigenze e al proprio spazio disponibile.
Esistono diverse tipologie di compostiere da esterno, come quelle in legno, in plastica o in metallo, che possono avere diverse dimensioni, forme e capacità. Si possono anche realizzare delle compostiere fai da te con materiali di recupero, come cassette di legno, bidoni di plastica o reti metalliche.
La compostiera da esterno va posizionata in un luogo riparato dal sole e dal vento, vicino a una fonte di acqua e lontano da fonti di calore o di inquinamento. La compostiera va riempita con i materiali organici, alternando strati di materiali carboniosi e azotati, e mantenendo una certa umidità e aerazione. Si consiglia di aggiungere anche del terriccio o del compost maturo per inoculare i microorganismi necessari al processo.
Compostiera cosa mettere
Nella compostiera da esterno si possono mettere tutti i rifiuti organici di origine vegetale o animale, purché siano biodegradabili e non contengano sostanze tossiche o nocive. Tra i materiali da mettere nella compostiera, possiamo ricordare:
- Gli scarti di frutta e verdura, come bucce, torsoli, foglie, semi o avanzi di cibo.
- I residui del giardino, come erba tagliata, foglie secche, fiori appassiti, rami o potature.
- I residui della cucina, come fondi di caffè, filtri di tè, gusci d’uovo, pane raffermo o tovaglioli di carta.
- I residui degli animali domestici, come letame, piume, peli o lana.
- Altri materiali organici, come carta, cartone, legno, cenere o segatura.
Compostiera cosa non mettere
Nella compostiera da esterno non si devono mettere i materiali che non sono biodegradabili o che possono alterare il processo di compostaggio o danneggiare le piante. Tra i materiali da non mettere nella compostiera, possiamo ricordare:
- I rifiuti plastici, metallici o sintetici, come bottiglie, lattine, sacchetti o mozziconi di sigaretta.
- I rifiuti chimici o tossici, come vernici, solventi, batterie o farmaci.
- I rifiuti animali cotti o crudi, come carne, pesce, ossa o latticini.
- I rifiuti vegetali trattati o infestati, come legumi cotti, frutta candita o piante malate.
- Altri materiali sconsigliati, come carbone, vetro, gomma o escrementi umani.
Quando è pronto il compost?
Il compost è pronto quando ha raggiunto una consistenza friabile e omogenea, un colore scuro e un odore gradevole di terra. Il tempo necessario per ottenere il compost dipende dalle condizioni climatiche e dal tipo di materiali usati. In media, si può ottenere il compost dopo circa 3-6 mesi dalla semina.
Per verificare se il compost è pronto, si può fare un semplice test: si prende un campione di compost e lo si mette in un barattolo chiuso per qualche giorno. Se il barattolo non presenta condensa e il compost non ha cattivo odore, significa che è pronto. Altrimenti, significa che deve ancora maturare.
Come funziona la compostiera, in breve
La compostiera da esterno è dunque un modo ecologico ed economico per trasformare i rifiuti organici in un fertilizzante naturale per il giardino o l’orto. Abbiamo visto che, bisogna scegliere i materiali giusti da mettere nella compostiera e quelli da evitare, e curare il processo di compostaggio con le giuste annaffiature, concimazioni, sarchiature e potature.
Infine ricordiamo che il compost è pronto quando ha una consistenza friabile e omogenea, un colore scuro e un odore gradevole di terra, solo così si può usare per arricchire il terreno e migliorare la qualità delle piante.
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