
La Notte Stellata di Van Gogh è sicuramente una delle opere che, con il suo significato nascosto e allegorie evocative, ha conquistato l’immaginario collettivo, diventano, forse, una delle produzioni più iconiche e famose dell’artista olandese. Il dipinto è stato realizzato nel 1889, anno in cui Van Gogh viene ricoverato presso l’Istituto Psichiatrico di Saint-Rémy. La location è tutt’altro e avrà una forte influenza sulla realizzazione del quadro che, proprio per le circostanze in cui è stato dipinto, viene considerato vera e propria finestra sull’animo tormentato e visionario del pittore. Simboli, significato e tecnica: tutti gli elementi che compongono La Notte Stellata sono un vero e proprio emblema della pittorica di Van Gogh e in questo articolo capiremo come interpretarli e contestualizzarli.
La storia del dipinto

Come spesso succede con le grandi opere d’arte, anche la Notte Stellata nasce durante un periodo particolarmente doloroso della vita dell’artista. Dopo la drammatica rottura con l’amico Gauguin e l’episodio del taglio dell’orecchio, Van Gogh decise di farsi ricoverare presso l’istituto psichiatrico di Saint-Rémy, dove avrebbe trascorso un anno. Durante questi mesi di reclusione, Vincent vive un momento molto buio, fatto di difficoltà esistenziale ed artistica, sentimenti effettivamente tangibili nel quadro: come suggerisce il titolo, raffigura una scena notturna, ma a differenza di quanto si può pensare, Van Gogh lo ha realizzato principalmente durante il giorno, osservando il cielo dalla finestra della sua stanza. Questa particolare condizione ha influenzato la resa finale dell’opera, dandole quell’intensità e luminosità che, raramente, si vedono in un reale cielo notturno. Facci caso: le stelle, la luna e Venere sono elementi brillantissimi che risaltano in mezzo al buio.
Dove si trova?

Dove vedere la Notte stellata di Van Gogh? Attualmente, il dipinto è custodito e ammirabile presso il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, una delle istituzioni museali più prestigiose al mondo, che ospita anche la Guernica di Picasso. Qui, milioni di visitatori ogni anno hanno la possibilità di vedere da vicino questo capolavoro, rimanendo spesso ipnotizzati dalla sua forza evocativa e dalla sua straordinaria bellezza.
Qual è il vero significato?
Oltre alla sua innegabile maestria tecnica, la Notte Stellata di Van Gogh è riconosciuta come un’opera costruita sulla forza dei simboli e della ricerca introspettiva. Come? Attraverso ogni pennellata, Van Gogh sembra voler trasferire sulla tela l’inquietudine esistenziale che sente dentro e di cui non riuscirà mai a disfarsi completamente. A questo, si aggiunge anche la sua spasmodica ricerca di un senso nell’universo e il suo tormentato rapporto con la realtà, che vengono sottolineati dalla presenza delle stelle così luminose e dall’uso di un linguaggio pittorico non realistico. Ma che emozioni trasmette la Notte stellata? Il cielo notturno, dominato da un movimento incessante di stelle e pianeti è effettivamente il simbolo del dolore interiore di Van Gogh: la sua infinità, infatti, riflette la condizione di alienazione e solitudine che l’artista olandese provava durante questo periodo della vita. Allo stesso tempo, la piccola chiesa e il villaggio raffigurati in basso, illuminati e apparentemente tranquilli, servono come monito all’artista: un desiderio di pace e di armonia, che si intravede, sì, ma che non sarà mai davvero raggiungibile. Questo contrasto tra forze cosmiche, ovvero le angosce esistenziali del pittore, e la dimensione terrena, ovvero una vita serena, ma comunque non realizzabile, diventa il punto focale dell’opera.
Il valore attuale dell’opera
A distanza di oltre un secolo dalla sua realizzazione, la Notte Stellata di Van Gogh continua a conservare il suo fascino senza tempo. Il suo valore, sia in termini economici che culturali, è cresciuto in maniera esponenziale nel corso del Novecento, consacrando il pittore olandese come uno degli artisti più influenti e iconici di sempre. Nel 1998, il quadro è stato battuto all’asta per la cifra record di 82,5 milioni di dollari, stabilendo un nuovo primato per un’opera moderna. Ma non è solo il suo costo a renderla così importante. La sua rilevanza è testimoniata dalle numerose iniziative e i tributi che, nel corso degli anni, l’hanno celebrata: dalla produzione di set Lego dedicati, fino a mostre e installazioni che ne hanno rivisitato l’iconografia in chiave moderna. Un valore, quindi, che va ben oltre quello “semplicemente” economico.
Come spiegarlo ad un bambino
Nonostante la complessità simbolica e le peculiarità tecniche, la Notte Stellata è un quadro che può far avvicinare anche i più piccoli al mondo della pittura e dell’arte. Non si tratta, ovviamente, di una accurata disamina delle pennellate o delle allegorie più sottili del quadro: la chiave per fare in modo che anche i bimbi lo apprezzino è da ricercare negli elementi più immediati e suggestivi del dipinto. Per esempio, si potrebbe iniziare attirando l’attenzione del bambino sulla luminosità straordinaria delle stelle e della luna: da qui, si potrebbe spiegare come Van Gogh le abbia volute rendere più brillanti per trasmettere una sensazione di magia e di mistero. Allo stesso modo, il grande cipresso sulla sinistra e il paesino illuminato potrebbero essere descritti come elementi familiari e rassicuranti, che creano un forte contrasto con l’aspetto del cielo, così profondo e sconfinato. Ma spiegare l’arte a un bambino vuol dire anche riuscire a stimolarne la fantasia e la capacità di immedesimazione: non limitarti a spiegare il significato dell’opera, ma chiedi al piccolo appassionato cosa, secondo lui, stesse provando Van Gogh mentre dipingeva quella notte stellata. Così facendo, anche i bambini potranno avvicinarsi all’opera, cogliendone il fascino senza necessariamente comprenderne appieno il significato simbolico più profondo.
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