Come prevenire la muffa estiva in casa? Ti aiutiamo noi! Durante i mesi più caldi, la muffa può fare la sua comparsa tra pareti, angoli nascosti e mobili, soprattutto in ambienti poco ventilati o esposti a condensa. L’aumento della temperatura, unito alla maggiore umidità dell’aria, crea le condizioni ideali per lo sviluppo delle spore, che proliferano rapidamente in presenza di vapore acqueo e scarsa aerazione. È un problema che riguarda non solo le vecchie abitazioni, ma anche le case moderne poco isolate o esposte male al sole. L’umidità nei muri per il caldo, ad esempio, è uno dei segnali che non andrebbero mai trascurati.
Prevenire la formazione di muffe non è impossibile: bastano alcune attenzioni quotidiane e strategie mirate. Ecco quindi 5 mosse semplici ma efficaci e un consiglio extra per evitare la proliferazione di muffe estive, migliorando la qualità dell’aria e la salubrità della casa.
1. Arieggia ogni giorno, anche quando fa caldo
In estate, tenere chiuse le finestre per proteggersi dal caldo può sembrare la scelta giusta, ma rischia di peggiorare la qualità dell’aria interna. L’umidità si accumula facilmente, soprattutto in stanze come bagno e cucina dove si produce vapore acqueo.
Aprire le finestre almeno due volte al giorno, al mattino presto e alla sera, quando le temperature sono più miti, è una buona abitudine per rinnovare l’aria e favorire la fuoriuscita dell’umidità interna. Nei locali ciechi o con scarsa ventilazione naturale, può essere utile installare ventole o aspiratori per migliorare il ricambio d’aria.
2. Controlla e gestisci l’umidità interna
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, un’umidità relativa compresa tra il 40% e il 60% è ideale per evitare la proliferazione di muffe e batteri. In estate, tuttavia, i valori possono facilmente superare il 70%, soprattutto nelle giornate afose o dopo temporali.
Per monitorare il tasso di umidità in casa basta un semplice igrometro da interno. Se i livelli sono troppo alti, valuta l’uso di un deumidificatore portatile, anche solo per qualche ora al giorno nei locali più esposti.
Attenzione anche alle piccole fonti di umidità: asciugare il bucato all’interno, cucinare senza coperchio o fare docce lunghe con porte chiuse contribuisce ad alzare l’umidità ambientale. Scopri anche come combattere umidità e muffa nera in casa nel nostro approfondimento.
3. Isola i muri e individua i punti critici
Un problema comune in estate è la condensa superficiale, che si forma quando l’aria calda e umida entra in contatto con superfici fredde come pareti rivolte a nord o male isolate. Questo fenomeno può causare la comparsa di macchie nere, cattivo odore e muffa localizzata. Se noti segni di umidità nei muri per il caldo, è fondamentale capire l’origine: si tratta di infiltrazioni dall’esterno, di ponti termici o di umidità di risalita?
Un tecnico qualificato può aiutarti con una termografia o un’analisi dei materiali. Nei casi lievi, puoi intervenire con pitture antimuffa traspiranti; nei casi più seri, potrebbero servire lavori di coibentazione o risanamento murario.
4. Mantieni asciutti gli ambienti critici: bagno, cucina e ripostigli
Alcune stanze sono più esposte di altre all’accumulo di vapore e umidità. Il bagno è il primo sospettato, soprattutto se cieco o senza un buon sistema di ventilazione. Dopo ogni doccia, lascia sempre la porta socchiusa e asciuga eventuali superfici bagnate.
In cucina, usa la cappa anche d’estate (possibilmente con scarico esterno) e fai attenzione alla condensazione sui vetri o intorno al frigorifero.
Nei ripostigli e armadi a muro, dove l’aria ristagna, puoi inserire sali assorbiumidità, contenitori di bicarbonato o sacchetti di argilla ventilata, che aiutano ad assorbire l’umidità residua. Anche in questi spazi, una pulizia regolare e l’uso di materiali traspiranti per gli scaffali possono fare la differenza.
5. Evita materiali e arredi che favoriscono la condensa
Alcuni materiali, se posizionati a contatto con muri freddi o umidi, favoriscono la comparsa di muffa. Ad esempio, gli armadi addossati alle pareti perimetrali, i materassi poggiati direttamente a terra o i tappeti spessi su pavimenti freddi possono impedire la circolazione d’aria e intrappolare umidità.
Anche l’uso di vernici impermeabili o rivestimenti plastici può peggiorare il problema se applicati su muri che non respirano. Opta per materiali naturali e traspiranti (come il legno non trattato, la calce o il cotone), lascia almeno 5-10 cm tra il mobile e la parete e, se possibile, inserisci griglie di ventilazione negli armadi a muro.
Consiglio extra: sfrutta i rimedi naturali contro la muffa
Quando la muffa è già comparsa in piccole zone, o se vuoi prevenire la formazione di spore in modo ecologico, puoi affidarti ad alcuni rimedi naturali semplici ma efficaci. Il più usato è l’aceto bianco, da vaporizzare puro direttamente sulle superfici colpite: ha proprietà antimicotiche e può aiutare a rallentare la ricomparsa della muffa. Anche il bicarbonato di sodio, mescolato con acqua, è utile per pulire pareti e fughe senza aggredire i materiali.
Per un’azione ancora più efficace, puoi preparare una soluzione con acqua ossigenata al 3% (senza risciacquo) oppure aggiungere qualche goccia di olio essenziale di tea tree, noto per le sue proprietà antimicotiche. Questi metodi naturali non sostituiscono gli interventi strutturali nei casi più gravi, ma sono ottimi alleati nella gestione quotidiana dell’umidità e della muffa in estate in casa.