Se avete un acquario in casa, probabilmente avete sentito parlare dell’aeratore, un dispositivo che produce delle bollicine d’aria che si innalzano verso la superficie dell’acqua. Ma a cosa serve esattamente l’aeratore e quali sono i suoi benefici? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste domande, spiegando il funzionamento e l’utilità dell’aeratore in acquario.
Cos’è e come funziona l’aeratore per acquario
L’aeratore è una pompa che aspira aria dall’esterno e la immette in acquario tramite un tubo di plastica e una pietra porosa ad esso collegato. La pietra porosa ha la funzione di frammentare l’aria in tante piccole bollicine, che salgono verso la superficie dell’acqua, creando un effetto visivo gradevole e rilassante. L’aeratore va collegato a una presa elettrica e posizionato all’esterno dell’acquario, in un luogo asciutto e sicuro. Il tubo e la pietra porosa vanno invece inseriti nell’acquario, preferibilmente in una zona poco visibile e lontana dal filtro. L’aeratore va pulito periodicamente, per evitare che si ostruisca o si danneggi.
A cosa serve l’aeratore per acquario
L’aeratore ha due funzioni principali: favorire lo scambio gassoso tra l’acqua e l’aria, e creare una circolazione verticale dell’acqua. Lo scambio gassoso consiste nel rilascio di anidride carbonica (CO2) e nell’assorbimento di ossigeno (O2) da parte dell’acqua. Questo processo è fondamentale per il benessere dei pesci e delle piante, che hanno bisogno di ossigeno per respirare e di anidride carbonica per la fotosintesi. L’aeratore, con il suo flusso di bollicine, mette in movimento l’acqua, favorendo una maggiore esposizione alla superficie, dove avviene lo scambio gassoso. Inoltre, l’aeratore crea una circolazione verticale dell’acqua, che evita la formazione di zone ristagnanti e di stratificazioni termiche, che possono essere dannose per la vita dell’acquario.
I diversi benefici dell’aeratore all’acquario
L’aeratore, quindi, può apportare diversi benefici all’acquario, tra cui:
- Migliorare la qualità dell’acqua, mantenendola più ossigenata, più equilibrata e più pulita.
- Migliorare la salute dei pesci e delle piante, fornendo loro l’ossigeno e l’anidride carbonica necessari per la respirazione e la fotosintesi, e prevenendo il rischio di ipossia o di asfissia.
- Migliorare l’aspetto estetico dell’acquario, creando un effetto scenografico e naturale, e aumentando il senso di spaziosità e di profondità.
- Migliorare il benessere psicologico dell’osservatore, offrendo uno spettacolo rilassante e armonioso, e stimolando la produzione di endorfine, gli ormoni del buonumore.
Quando usare l’aeratore e per quante ore al giorno
L’aeratore può essere usato in diversi casi, a seconda delle caratteristiche e delle esigenze dell’acquario. In generale, si consiglia di usare l’aeratore quando:
- L’acquario ha una scarsa ossigenazione, dovuta a una bassa superficie, a una elevata temperatura, a una eccessiva popolazione, a una insufficiente piantumazione o a una cattiva filtrazione.
- L’acquario ha una elevata produzione di anidride carbonica, dovuta a una abbondante piantumazione, a una forte illuminazione, a una somministrazione di CO2 artificiale o a una scarsa ventilazione.
- L’acquario ha una scarsa circolazione dell’acqua, dovuta a una forma irregolare, a una disposizione errata degli arredi, a una filtrazione inadeguata o a una stratificazione termica.
- L’acquario ha dei pesci che richiedono una maggiore ossigenazione, come i pesci di fondo, i pesci di superficie, i pesci tropicali o i pesci che vivono in acque correnti.
Ma per quante ore al giorno va usato l’aeratore per acquario? La risposta alla domanda di quante ore al giorno usare l’aeratore in acquario dipende da diversi fattori, come il tipo e il numero di pesci, la temperatura e la qualità dell’acqua, la presenza e il tipo di piante, e il tipo e la potenza dell’aeratore. Ad esempio, in un acquario di piccole dimensioni con pochi pesci e una temperatura stabile, potrebbe essere sufficiente far funzionare l’aeratore per 4-6 ore al giorno. Tuttavia, in un acquario più grande con molti pesci e una temperatura elevata, potrebbe essere necessario far funzionare l’aeratore per 8-10 ore al giorno per mantenere livelli adeguati di ossigeno.
Pro e contro dell’aeratore per acquario
L’aeratore in acquario, tuttavia, non è sempre necessario o vantaggioso, e in alcuni casi può essere addirittura controproducente. Per esempio:
- Quando si ha un acquario ben piantumato, con un buon filtro e una corretta popolazione di pesci. In questo caso, l’aeratore in acquario può essere superfluo, in quanto le piante producono ossigeno durante la fotosintesi, il filtro crea una corrente adeguata e i pesci consumano una quantità equilibrata di ossigeno.
- Quando si ha un acquario con piante che richiedono una elevata concentrazione di anidride carbonica (CO2), come le piante rosse o le piante difficili. In questo caso, l’aeratore in acquario può essere dannoso, in quanto riduce la concentrazione di CO2 disciolta nell’acqua, che è essenziale per la crescita e il colore delle piante.
- Quando si ha un acquario con pesci che preferiscono un’acqua calma e poco ossigenata, come i pesci del fondo o i pesci tropicali. In questo caso, l’aeratore in acquario può essere stressante, in quanto crea una corrente eccessiva e una temperatura troppo bassa, che non sono adatte alle esigenze dei pesci.
Quindi, quando usare l’aeratore in acquario? Dipende dal tipo di acquario, dalle specie di pesci e di piante, dai parametri dell’acqua e dalle condizioni ambientali. In generale, si consiglia di usare l’aeratore in acquario solo quando è necessario, e di regolarne la potenza e la durata in base alle esigenze. Inoltre, si consiglia di scegliere un aeratore di buona qualità, che sia silenzioso, affidabile e facile da installare e da pulire.
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