Un filtro per l’acquario è un dispositivo indispensabile per mantenere l’acqua pulita e salubre per i pesci e le piante. Il filtro ha il compito di rimuovere le sostanze di scarto prodotte dagli organismi viventi, di ossigenare l’acqua e di favorire la crescita dei batteri benefici che svolgono la filtrazione biologica. Esistono diversi tipi di filtri per l’acquario, che si differenziano per dimensioni, capacità, modalità di installazione e tipologia di filtrazione. Vediamo quali sono i principali criteri per scegliere il filtro più adatto al nostro acquario e come installarlo correttamente.
Criteri per scegliere il filtro per l’acquario
Per scegliere il filtro per l’acquario, bisogna tenere conto di alcuni fattori, tra cui:
- La capacità dell’acquario: il filtro deve essere in grado di filtrare almeno tre volte il volume dell’acquario ogni ora, per garantire una buona qualità dell’acqua. Ad esempio, per un acquario da 100 litri, il filtro deve avere una portata di almeno 300 litri/ora. Questo valore può variare in base al tipo e al numero di pesci presenti, alla presenza di piante e alla frequenza dei cambi d’acqua.
- Il tipo di acquario: il filtro deve essere adatto al tipo di acquario che si vuole allestire, che può essere di acqua dolce o di acqua salata, tropicale o temperato, con o senza piante. In generale, per gli acquari di acqua salata si consiglia un filtro esterno, che offre una maggiore capacità e una migliore filtrazione biologica. Per gli acquari di acqua dolce, si può optare per un filtro interno o esterno, a seconda delle dimensioni e delle esigenze. Per gli acquari con piante, si può scegliere un filtro che non crei una corrente troppo forte, che potrebbe danneggiare le foglie.
- La tipologia di filtrazione: il filtro deve offrire una filtrazione meccanica, biologica e chimica, che sono le tre fasi fondamentali per purificare l’acqua. La filtrazione meccanica consiste nel trattenere le particelle solide, come i residui di cibo, le feci e le foglie morte, grazie all’uso di spugne, ovatte o materiali sintetici. La filtrazione biologica consiste nel trasformare le sostanze organiche, come l’ammoniaca e i nitriti, in sostanze meno tossiche, come i nitrati, grazie all’azione dei batteri che si sviluppano su materiali porosi, come i cannolicchi, le ceramiche o la lana di vetro. La filtrazione chimica consiste nel rimuovere le sostanze indesiderate, come i residui di medicinali, i metalli pesanti o i coloranti, grazie all’uso di materiali adsorbenti, come il carbone attivo, la torba o la resina.
Tipi di filtri per l’acquario
Esistono diversi tipi di filtri per l’acquario, che si differenziano per il modo in cui vengono installati e per le caratteristiche che offrono. I principali sono:
- Il filtro interno: è un filtro che si posiziona all’interno dell’acquario, fissato al vetro con delle ventose o appoggiato al fondo. Ha il vantaggio di essere economico, facile da installare e da pulire, silenzioso e adatto agli acquari piccoli o medi. Ha lo svantaggio di occupare spazio nell’acquario, di avere una capacità e una filtrazione biologica limitate, di creare una corrente che può disturbare i pesci e le piante.
- Il filtro esterno: è un filtro che si posiziona all’esterno dell’acquario, collegato con dei tubi flessibili che aspirano e restituiscono l’acqua. Ha il vantaggio di avere una grande capacità e una filtrazione biologica ottimale, di non occupare spazio nell’acquario, di creare una corrente regolabile e di richiedere una manutenzione meno frequente. Ha lo svantaggio di essere più costoso, più ingombrante, più rumoroso e più difficile da installare e da pulire.
Come installare il filtro per l’acquario
Per installare il filtro per l’acquario, bisogna seguire alcune semplici istruzioni, che possono variare a seconda del modello e del tipo di filtro scelto. In generale, si possono seguire questi passaggi:
- Leggere attentamente il manuale di istruzioni del filtro, che contiene le indicazioni specifiche per il montaggio, il funzionamento e la manutenzione del dispositivo.
- Assemblare il filtro, inserendo i vari materiali filtranti nei rispettivi scomparti, seguendo l’ordine consigliato dal produttore. Di solito, si parte dalla filtrazione meccanica, poi si passa alla filtrazione biologica e infine alla filtrazione chimica.
- Posizionare il filtro nell’acquario, scegliendo un punto in cui non sia ostacolato da arredi, piante o pesci. Se si tratta di un filtro interno, si può fissare al vetro con delle ventose o appoggiare al fondo. Se si tratta di un filtro esterno, si deve posizionare sotto o accanto all’acquario, facendo attenzione che i tubi non siano piegati o schiacciati.
- Collegare il filtro alla presa elettrica, verificando che sia spento e che sia compatibile con la tensione della rete. Se si tratta di un filtro esterno, si deve riempire il contenitore con dell’acqua, per evitare che si formino delle bolle d’aria che possano danneggiare la pompa.
- Accendere il filtro, controllando che l’acqua circoli correttamente e che non ci siano perdite o rumori anomali. Se si tratta di un filtro esterno, si può regolare il flusso dell’acqua tramite una valvola o una leva, in base alle esigenze. Se si tratta di un filtro interno, si può orientare l’ugello di uscita dell’acqua, per creare una corrente adeguata.
Filtro per l’acquario, per tirare le somme
In conclusione, il filtro per l’acquario è un dispositivo essenziale per garantire la salute e il benessere dei pesci e delle piante. Per scegliere il filtro più adatto al nostro acquario, bisogna tenere conto della capacità dell’acquario, del tipo di acquario e della tipologia di filtrazione. Per installare il filtro, bisogna seguire le istruzioni del produttore e verificare il corretto funzionamento del dispositivo.
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