
L’edera è una pianta rampicante molto diffusa e apprezzata per il suo fogliame verde e decorativo, che può arrampicarsi su muri, pergolati, alberi e altre superfici e nel caso dell‘edera velenosa può anche resistere molto bene alle insidie del clima, ormai sempre più soggetto a cambiare.
Tuttavia, l’edera può anche soffrire di alcuni problemi che ne compromettono la salute e la bellezza, come la secchezza delle foglie. Questo fenomeno può essere causato da diversi fattori, come il clima, il terreno, l’irrigazione, le malattie o i parassiti.
Ma come si fa a salvare un’edera secca?
In questo articolo daremo 5 consigli per riconoscere le cause della secchezza e cosa fare per intervenire in modo efficace.

1. Controllare il clima
Il clima è uno dei fattori che influenzano la crescita e lo sviluppo dell’edera.
Questa pianta predilige un clima temperato, con temperature miti e umidità costante. Se il clima è troppo caldo o troppo freddo, l’edera può soffrire di stress termico e disidratazione, che si manifestano con la secchezza delle foglie.
Per evitare questo problema si dovrebbe:
- Proteggere l’edera dal sole diretto e dalle correnti d’aria, scegliendo una posizione ombreggiata e riparata.
- Innaffiare l’edera con regolarità e abbondanza, soprattutto nei periodi più caldi o più secchi, evitando però i ristagni d’acqua che possono favorire le muffe.
- Nebulizzare le foglie con acqua ogni tanto, per mantenere un buon livello di umidità.
2. Lavorare il terreno
Il terreno è un altro fattore che influisce sulla salute e sul benessere dell’edera.
Questa preferisce un terreno fertile, soffice, drenante e leggermente acido. Se il terreno è troppo povero, troppo compatto, troppo umido o troppo alcalino, l’edera può soffrire di carenze nutritive o di alterazioni del pH, che si manifestano con la secchezza delle foglie.
Per arginare il questo problema è consigliabile:
- Arricchire il terreno con del concime organico o minerale, scegliendo un prodotto specifico per le piante verdi o per le piante acidofile.
- Allentare il terreno con una forchetta o una zappa, per favorire l’aerazione e il drenaggio dell’acqua in eccesso.
- Aggiungere della torba o della corteccia di pino, per acidificare il pH e rendere il terreno più adatto all’edera.
3. Irrigare: attenzione a non mettere troppa acqua
L’irrigazione è il terzo fattore che contribuisce alla vitalità e alla resistenza dell’edera.
Questa pianta ha bisogno di un’irrigazione costante e adeguata, che mantenga il terreno sempre umido ma non bagnato. Se l’irrigazione è troppo scarsa o troppo abbondante, l’edera può soffrire di disidratazione o di marciume radicale, che si manifestano con la secchezza delle foglie.
Per evitare che la pianta soffra si deve:
- Innaffiare l’edera con una frequenza variabile in base alla stagione, al clima e al tipo di terreno. In generale, puoi innaffiare una volta a settimana in primavera e in autunno, due volte a settimana in estate e una volta al mese in inverno.
- Innaffiare alla base della pianta, evitando di bagnare le foglie e il fusto, che possono essere attaccati da funghi o batteri.
- Innaffiare con acqua a temperatura ambiente, non troppo fredda o troppo calda, che potrebbe stressare la pianta.

4. Gestire bene le malattie più comuni dell’edera
Le malattie delle foglie possono compromettere la salute e la bellezza dell’edera.
Questa pianta può essere colpita da diverse malattie fungine, batteriche o virali, che si manifestano con la secchezza delle foglie, ma anche con macchie, buchi, deformazioni o caduta delle foglie.
Tra le malattie più comuni dell’edera ci sono:
- L’oidio, una malattia fungina che provoca una polvere biancastra sulle foglie, che poi diventano secche e cadono.
- La maculatura fogliare, anche questa spesso una malattia fungina, o talvolta batterica, che provoca delle macchie scure o chiare sulle foglie, che poi diventano secche e cadono
- Il mosaico dell’edera, una malattia virale che provoca delle striature gialle o bianche sulle foglie, che poi diventano secche e cadono.
Per evitare o curare queste malattie:
- Prevenire con una buona pratica colturale, scegliendo una posizione adeguata, un terreno fertile e drenante, un’irrigazione regolare e una concimazione equilibrata.
- Curare le malattie con dei prodotti specifici, scegliendo un fungicida, un battericida o un antivirale a seconda del tipo di malattia. Puoi anche usare dei rimedi naturali, come il bicarbonato di sodio, l’aceto di mele o l’aglio.
- Eliminare le parti malate con delle forbici disinfettate, tagliando le foglie e i rami infetti e bruciandoli o smaltendoli in modo sicuro.
Evitare la comparsa di parassiti
I parassiti sono infine l’ultimo dei fattori, da noi analizzato, che portano a danneggiare l’edera e causare la secchezza delle foglie.
Questa pianta può essere infestata da diversi insetti o acari, che si nutrono della linfa delle foglie e ne provocano il disseccamento.
Tra i parassiti più comuni dell’edera ci sono:
- L’afide, un insetto di colore verde o nero che si attacca alla pagina inferiore delle foglie e ne succhia la linfa, provocando il loro ingiallimento e appassimento.
- La cocciniglia, un insetto di colore bianco o marrone che si attacca al fusto o alle foglie e ne succhia la linfa, provocando il loro indebolimento e disseccamento.
- L’acaro rosso, un acaro di colore rosso o arancione che si attacca alla pagina inferiore delle foglie e ne succhia la linfa, provocando il loro ingrigimento e avvizzimento.
Cosa fare per evitare o eliminare questi parassiti? Ecco tre suggerimenti:
- Prevenire i parassiti con una buona pratica colturale, mantenendo la pianta pulita e sana, evitando gli eccessi di umidità e concime, e controllando periodicamente la presenza di insetti o acari.
- Eliminare i parassiti con dei prodotti specifici, scegliendo un insetticida o un acaricida a seconda del tipo di parassita. Puoi anche usare dei rimedi naturali, come il sapone di Marsiglia, l’alcool denaturato o l’olio di neem.
- Oppure eliminarli manualmente con un panno umido o un cotton fioc, rimuovendo gli insetti o gli acari visibili dalle foglie e dal fusto.

Edera secca: che fare in breve
In conclusione, l’edera secca può essere salvata se si individuano le cause della secchezza e se si intervengono in modo adeguato.
Seguendo i 5 consigli sul controllo del clima, del terreno, dell’irrigazione, della cura di malattie e parassiti, che abbiamo fornito, si può arrivare a curare la propria edera e farla tornare verde e rigogliosa, pronta per dare risalto al proprio giardino o al proprio balcone.
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