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Casa senza utenze: si paga l’Imu?

Casa senza utenze: si paga l’Imu?

L’Imu è l’imposta municipale propria che grava sul possesso di immobili, ad eccezione della prima casa (se non di lusso) e di altre categorie esenti. Ma cosa succede se si possiede una casa senza utenze, cioè senza contratti di fornitura di acqua, luce, gas e altri servizi? Si deve pagare l’Imu o si ha diritto a qualche agevolazione? Vediamo quali sono le regole e le novità in materia.

Casa senza acqua e luce: quando si paga l’Imu

Il presupposto per il pagamento dell’Imu è il possesso di un immobile, indipendentemente dal suo uso o dalla sua destinazione. Pertanto, anche una casa senza utenze è soggetta all’Imu, a meno che non rientri tra le categorie esenti previste dalla legge. Non è rilevante, infatti, il fatto che la casa sia abitata o meno, o che sia dotata o meno di utenze. L’unica eccezione riguarda le case inagibili o inabitabili, per le quali è prevista una riduzione del 50% dell’imposta.

Per casa inagibile o inabitabile si intende un immobile che non è idoneo all’uso cui è destinato per motivi di pericolo all’integrità fisica o alla salute delle persone. Inoltre, non è possibile migliorare la sua situazione tramite lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. Questa condizione deve essere accertata dal perito del comune e autocertificata dal proprietario. La riduzione dell’Imu vale solo per il periodo dell’anno in cui sussiste lo stato di inagibilità o inabitabilità. Se invece la casa è solo disabitata ma agibile, il proprietario non ha diritto a nessuna riduzione dell’Imu e deve pagare l’imposta per intero. Questo vale anche se la casa è data in comodato d’uso gratuito a parenti entro il terzo grado, salvo alcune eccezioni.

Consigli per la seconda casa disabitata e inagibile

Per dimostrare lo stato di inagibilità o inabitabilità, si deve presentare una perizia del comune e una autocertificazione. Inoltre, bisognava presentare la dichiarazione Imu entro il 30 giugno 2023 per comunicare le eventuali variazioni intervenute negli anni precedenti.

Alcuni consigli per una casa senza utenze e inabitata sono:

  • Verificare se il comune prevede delle agevolazioni o delle esenzioni per le case senza utenze, in base alla tipologia e alla destinazione dell’immobile. Ad esempio, alcune categorie di immobili sono esenti dall’Imu se occupati abusivamente da terzi, a condizione che il proprietario abbia presentato denuncia o azione giudiziaria.
  • Valutare la possibilità di affittare o vendere la casa, se non la usi e non hai intenzione di ristrutturarla. In questo modo, potresti ottenere un guadagno o evitare il pagamento dell’Imu e delle altre tasse sulla casa.
  • Se la casa è in una zona turistica o di interesse storico o culturale, si potrebbe trasformare in un bed and breakfast, un agriturismo o un alloggio per vacanze. In questo modo, si potrebbe sfruttare il potenziale della casa e del giardino e beneficiare di eventuali incentivi fiscali o contributi pubblici.
  • Se la casa è in una zona rurale o isolata, forse si potrebbe adibirla a rifugio per animali o a centro di volontariato.
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Come si calcola l’Imu?

Per calcolare l’Imu su una casa senza utenze, bisogna seguire le stesse regole che valgono per gli altri immobili. In particolare, bisogna moltiplicare la rendita catastale rivalutata del 5% per i coefficienti stabiliti dalla legge in base alla categoria catastale. Il risultato è la base imponibile dell’imposta, che va poi moltiplicata per l’aliquota Imu stabilita dal comune. L’aliquota ordinaria è del 0,76%, ma può variare da comune a comune e in base alla tipologia di immobile.

Se la casa è inagibile o inabitabile, la base imponibile va ridotta del 50%. Se la casa è data in comodato d’uso gratuito a parenti entro il terzo grado, l’aliquota Imu può essere ridotta al 0,4%, purché il comodatario abbia la residenza anagrafica nello stesso comune e non possieda altri immobili ad uso abitativo.

L’Imu si paga in due rate: la prima entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre. Per il pagamento si può utilizzare il modello F24 o il bollettino postale.

Casa senza utenze: novità introdotte nel 2023

La legge di bilancio 2023 ha introdotto alcune novità in materia di Imu, tra cui l’esenzione per gli immobili occupati abusivamente da terzi. In questo caso, il proprietario non deve pagare l’Imu se ha presentato regolare denuncia all’autorità giudiziaria per i reati di violazione di domicilio e invasione di terreni o edifici, oppure se ha avviato un’azione giudiziaria penale per l’occupazione abusiva.

Inoltre, la legge di bilancio 2023 ha prorogato al 30 giugno 2023 il termine per presentare la dichiarazione Imu relativa agli anni precedenti. La dichiarazione Imu serve per comunicare al comune i dati relativi agli immobili posseduti e le eventuali variazioni intervenute. La dichiarazione Imu si presenta solo se ci sono delle novità rispetto all’anno precedente, altrimenti non è necessaria.

In breve

In conclusione, una casa senza utenze è soggetta all’Imu, salvo che non sia inagibile o inabitabile. In questo caso, si ha diritto a una riduzione del 50% dell’imposta. Per calcolare e pagare l’Imu, bisogna seguire le regole generali e tenere conto delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2023.

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