Sapevi che esistono gli specchi di design? Ebbene sì, lo specchio, oltre a essere un elemento funzionale della casa, è anche un accessorio che può trasformare radicalmente un ambiente. Le sue capacità sono incredibili: può amplificare la luce naturale e creare illusioni di spazi più ampi. Unendo questo potenziale al loro aspetto originale e unico, questi complementi d’arredo sono diventati oggetti decorativi che raccontano la visione creativa dei loro autori.
Nelle prossime righe, quindi vedremo da vicino dieci specchi di design iconici, ciascuno con una storia e un carattere unici, capaci di dare personalità e stile a ogni ambiente domestico.
Ultrafragola, 1970 – Ettore Sottsass
L’Ultrafragola di Ettore Sottsass è una scultura luminosa a forma di specchio. Creato per Poltronova, questo specchio-lampada incarna lo spirito audace del design anni ’70. La cornice in plastica ondulata e la sua luce rosa tenue ricordano una chioma femminile stilizzata. Con un look così, può trasformare qualsiasi stanza in un ambiente sognante e surreale.
Dove posizionarlo per esaltarlo al meglio? Ingresso, camera da letto o living. In questi spazi, Ultrafragola dà il meglio di sé grazie alla sua capacità di creare atmosfere intime e scenografiche. È, a tutti gli effetti, un’icona che continua a influenzare il design contemporaneo, anche cinquant’anni dalla sua creazione.
Milo, 1970 – Carlo Mollino
Ispirato alla Venere di Milo, questo specchio disegnato da Carlo Mollino è un tributo alla bellezza femminile. La silhouette in cristallo crea un effetto di leggerezza, mentre la cornice sottile ne esalta l’essenza artistica.
Il Milo, ideale per chi cerca un oggetto che unisca funzionalità e arte, è perfetto per ambienti raffinati come camere da letto o ingressi. Lo specchio, infatti, aggiunge un tocco di classicità reinterpretata in chiave moderna.
F.A.33, 1933 – Gio Ponti
Disegnato dal maestro Gio Ponti, il F.A.33 è un esempio perfettamente riuscito di eleganza senza tempo. Con una cornice sottile in ottone e una forma ovale allungata, questo specchio è adatto sia a composizioni verticali che orizzontali.
La sua capacità di adattarsi a contesti diversi (dall’ingresso al soggiorno fino alla camera da letto) lo rende una scelta versatile e sofisticata, tanto da rimanere un’icona del design italiano.
Caadre, 1999 – Philippe Starck
Il Caadre di Philippe Starck per Fiam Italia è una vera opera architettonica. La cornice in vetro argentato presenta degli angoli aperti, elemento che crea un effetto di leggerezza visiva che crea l’illusione che lo specchio fluttui nello spazio.
Questo pezzo imponente è perfetto per ambienti ampi e luminosi, tanto che può essere utilizzato come elemento focale. Il Caadre ridefinisce il ruolo dello specchio nell’arredamento, trasformandolo in un oggetto che interagisce con l’ambiente circostante.
Shimmer, 2014 – Patricia Urquiola
Shimmer, progettato da Patricia Urquiola per Glas Italia, è uno specchio multisfaccettato e cangiante. Grazie alla finitura iridescente, cambia colore e aspetto a seconda della luce e dell’angolo di osservazione, trasformandosi in un oggetto dinamico e vivace.
Ideale per ambienti moderni, Shimmer aggiunge un tocco magico e sofisticato, catturando non solo le immagini, ma anche l’atmosfera circostante.
Déjà-vu, 2010 – Naoto Fukasawa
Il Déjà-vu di Naoto Fukasawa per Magis è un esempio di semplicità sofisticata. Con la sua cornice in alluminio lucido e il profilo arrotondato, questo specchio si adatta a qualsiasi ambiente, dal bagno al soggiorno.
Il design minimalista, unito alla qualità dei materiali, rende Déjà-vu un oggetto discreto ma elegante, capace di integrarsi armoniosamente in ogni contesto.
Deadline, 2016 – Ron Gilad
Deadline, di Ron Gilad per Cassina, sfida le convenzioni tradizionali dello specchio. Composto da due lastre di vetro sovrapposte, gioca con riflessi e colori creando una profondità visiva unica. Questo pezzo non è solo uno specchio, ma una vera e propria installazione artistica.
A quali ambienti è adatto? Soggiorni, studi o camere da letto, Deadline invita l’osservatore a riflettere sul concetto di tempo e spazio, trasformando un oggetto quotidiano in un’esperienza visiva e concettuale.
Raperonzolo, 2013 – Atelier Oï
Raperonzolo, ideato da Atelier Oï per Zanotta, è uno specchio che racconta una storia. La cornice intrecciata a mano in cuoio e Alcantara richiama la chioma della principessa della fiaba, trasformando lo specchio in un oggetto poetico e tattile.
Perfetto per ambienti intimi come camere da letto o ingressi, Raperonzolo è un esempio di come il design possa unire artigianato e narrazione in un unico oggetto.
Only Me, 2013 – Philippe Starck
Only Me di Philippe Starck per Kartell è la quintessenza del minimalismo. La cornice in policarbonato trasparente o colorato crea un gioco di riflessi che rende lo specchio leggero e versatile.
Disponibile in diverse dimensioni e tonalità, Only Me si adatta perfettamente a bagni moderni, ingressi o composizioni decorative in soggiorno. È un esempio di design accessibile che non rinuncia all’eleganza.
Vitrail, 2018 – Inga Sempé
Vitrail, di Inga Sempé per Magis, reinventa lo specchio tradizionale ispirandosi alle vetrate colorate. Con inserti di vetro colorato incorniciati in gomma flessibile, Vitrail è un oggetto decorativo che interagisce con la luce, creando atmosfere uniche.
Adatto a bagni, soggiorni o camere da letto, Vitrail aggiunge un tocco di colore e personalità, trasformando lo spazio con i suoi giochi cromatici e le sue ombre proiettate.
La scelta di uno specchio di design è un modo per esprimere il proprio stile, trasformando un ambiente in uno spazio unico e personale. Che cerchi una dichiarazione di stile o un oggetto discreto, questi specchi offrono infinite possibilità per arricchire la casa con bellezza e significato.
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