Ti hanno sempre affascinato per le loro dimensioni compatte e ora che ne vorresti uno ti chiedi come prendersi cura di un bonsai. Del resto, tutti hanno presenti le immagini di precisissimi professionisti che con pazienza e dedizione si prendono cura di queste piccole piante, ma cosa comportano nello specifico? Per fare in modo che il bonsai esprima tutto il suo potenziale estetico e cresca sano e forte, le cure che devi dedicargli non sono necessariamente complesse, ma sono comunque fondamentali. Conoscerle, quindi, può fare la differenza tra un coltivatore improvvisato e uno esperto. Per questo motivo, nelle prossime righe vedremo insieme tutto quello che devi sapere sulla cura dei tuoi bonsai di modo da garantire la prosperità e preservarne la bellezza.
Come si cura un bonsai in casa?
Sapere come prendersi cura di un bonsai parte da una buona conoscenza delle esigenze specifiche di questa tipologia di piante. Innanzitutto, come succede quando si scelgono altre varietà di verde da avere in casa, è necessario valutare e scegliere la giusta specie di bonsai, di modo che si adatti al microclima domestico senza problemi. I bonsai da interno, come il ficus benjamin, la rosa del deserto e il rododendro, prediligono ambienti con temperature miti e costanti, lontani da sbalzi termici e correnti d’aria. Di conseguenza è necessario sistemarli vicino a una finestra ben soleggiata, avendo la premura di non farli entrare in contatto direttamente con il vetro. Come è sempre bene sottolineare quando si parla di cure colturali di una pianta, anche l’annaffiatura è un aspetto cruciale per la salute del bonsai da interno. A differenza di quanto succede con altre varietà, per i bonsai non è necessario seguire uno schema rigido (una volta a settimana, una volta al mese), ma è necessario valutare, giorno per giorno, la condizione del substrato. Nel caso fosse asciutto al tatto, sarà arrivato il momento di annaffiare la pianta, facendo sempre attenzione a non eccedere e a evitare ristagni idrici che potrebbero compromettere le radici. I momenti più indicati per somministrare acqua alla pianta sono sicuramente la mattina e la sera, mentre, se possibile, è sempre meglio usare dell’acqua piovana o demineralizzata.
Altro tassello fondamentale quando ci si chiede come prendersi cura di un bonsai è quello riguardante la concimazione. Questa deve essere regolare, soprattutto durante la stagione di crescita (dalla primavera all’autunno) perché solo così sarai sicuro di fornire alla pianta tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere sano e forte. Se possibile, è sempre bene scegliere fertilizzanti bilanciati, con un rapporto NPK adatto alle esigenze specifiche della specie di bonsai.
Dove bisogna mettere i bonsai in casa?
Come abbiamo accennato nelle righe precedenti, la scelta del luogo ideale per collocare il bonsai in casa è fondamentale per la sua salute e crescita. I bonsai da interno necessitano di una posizione ben illuminata, sì, ma comunque riparata da variazioni improvvise di temperatura e riparate dal vento. La zona più adatta potrebbe essere vicino a una finestra esposta a sud o a ovest, durante i mesi invernali. Nei i mesi più caldi, ti consigliamo di portare il bonsai all’aperto, in un’area semi-ombreggiata: in questo modo potrà beneficiare dei raggi solari e delle variazioni climatiche naturali. Nel caso avessi l’opportunità di tenere il bonsai in un piccolo giardino o terrazzo, sappi che anche in questo caso la scelta della sua collocazione diventa incredibilmente importante. Nel caso di piante come l‘olivo, il melograno, l’azalea e il ciliegio, per esempio, è necessario fare in modo che possano vivere le quattro stagioni per mantenere il loro ciclo vegetativo.
Quante volte si deve innaffiare un bonsai?
L’annaffiatura rappresenta uno degli aspetti più delicati e importanti nella cura di un bonsai. La frequenza con cui è necessario bagnare la pianta dipende da numerosi fattori, tra cui la specie, le dimensioni del vaso, la composizione del substrato e le condizioni climatiche. Come abbiamo detto in precedenza, non esiste una regola universale, ma è fondamentale osservare attentamente il bonsai e imparare a riconoscere i segnali che indicano la necessità di acqua, come lo stato del substrato. In generale, possiamo dire che durante la primavera e l’estate, i bonsai richiedono una maggiore frequenza di annaffiatura, che può variare da 2-3 volte a settimana per le specie più idrofile, a 1 volta ogni 5-7 giorni per quelle più xerofile. In autunno e inverno, invece, il fabbisogno idrico si riduce notevolmente, richiedendo interventi meno frequenti. Per fare queste valutazioni è sempre necessario tenere a mente anche la composizione del substrato: un terriccio più drenante e poroso necessiterà di annaffiature più regolari rispetto a un substrato più compatto e ricco di componenti organiche, così come la posizione del bonsai (interno o esterno) e le condizioni ambientali circostanti influenzano significativamente il suo fabbisogno idrico.
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