Il ficus benjamin, conosciuto anche come beniamino, è una pianta d’appartamento molto popolare e apprezzata per due motivi: la sua indiscutibile bellezza estetica e le sue proprietà benefiche per l’ambiente domestico. Questo albero è originario delle regioni tropicali del Sud-Est asiatico e dell’Australia e appartiene alla categoria delle sempreverdi, con foglie lucide e una crescita rigogliosa. Se stai pensando di inserirne una all’interno della tua casa, sappi che la cura e la manutenzione di un ficus benjamin richiedono una buona dose attenzione e conoscenza delle sue esigenze. Ecco perché, in questo articolo, analizzeremo nel dettaglio tutti gli aspetti essenziali per garantirne la salute e la longevità di questa pianta.
Come curare la pianta ficus benjamin?
Lo abbiamo anticipato da subito: il ficus benjamin è una pianta che richiede cure mirate per prosperare al meglio. Ma in cosa consistono nello specifico? Ecco quali sono i principali fattori da tenere in considerazione. In primis, va menzionato il fattore illuminazione.Il ficus benjamin è una pianta che ama la luce, ma che sicuramente non tollera la luce solare diretta. Per evitare danni sostanziali, quindi, la posizione in cui viene lasciata la pianta può fare la differenza. L’ideale sarebbe tenerla in un luogo luminoso, ma con luce indiretta e filtrata. Quando si parla delle cure del beniamino, non si può tralasciare la temperatura. Il ficus è una pianta delicata, che preferisce temperature comprese tra i 18°C e i 25°C. Come per tante altre piante, è essenziale evitare di esporlo a sbalzi termici improvvisi e correnti d’aria fredda: questi fenomeni, infatti, potrebbero provocare dello stress della pianta e la caduta delle foglie. In aggiunta, va detto che il ficus benjamin è una specie che ha bisogno di un ambiente umido: ti consigliamo di nebulizzare regolarmente le foglie con acqua a temperatura ambiente.
Per mantenere il ficus benjamin in salute e favorire una crescita rigogliosa, è importante fertilizzarlo in modo regolare durante la stagione di attività vegetativa, da primavera a fine estate. Per farlo, puoi usare del fertilizzante liquido bilanciato, diluendolo direttamente nell’acqua di irrigazione. Se vuoi sperimentare con preparati organici, qui trovi una bella guida per fertilizzare le piante usando il lievito di birra. Infine, parliamo della potatura. Questa operazione andrebbe eseguita durante i mesi primaverili, prima dell’inizio della stagione di crescita. In questo modo, la pianta di ficus benjamin manterrà la forma desiderata, senza rami secchi o danneggiati e con una chimoa dallo sviluppo armonioso.
Dove va messo il Ficus benjamin?
La scelta della posizione giusta per preservare la salute del ficus benjamin è un fattore da valutare con attenzione quando si decide se introdurne uno in casa. Il primo nodo da sciogliere riguarda sicuramente la sua collocazione interna o esterna. La buona notizia è che questa pianta può essere coltivata in entrambe le condizioni, a patto di rispettare le sue esigenze in termini di luce, temperatura e umidità. Se all’interno, la pianta dovrà essere collocata in un luogo luminoso, lontano da fonti di calore (termosifoni, caminetti o condizionatori) o correnti d’aria (finestre e ventilatori). All’esterno, invece, è preferibile una posizione riparata dal sole diretto e dal vento. In entrambe le location, va prestata molta attenzione alla scelta del vaso, accessorio fondamentale per il benessere del ficus benjamin. Le caratteristiche principali? Dimensioni adeguate e un buon sistema di drenaggio, in modo da evitare ristagni idrici dannosi per le radici.
Quanta acqua dare al ficus benjamin?
L’annaffiatura del ficus benjamin richiede particolare attenzione: anche in questo caso la virtù sta nel mezzo e la pianta non tollera né l’eccesso né la carenza d’acqua. Come regola generale, ti suggeriamo di mantenere il terreno leggermente umido, senza mai lasciarlo asciugare completamente, ma comunque in modo da scongiurare il ristagno idrico. Durante i mesi estivi, quando la pianta è in fase di crescita attiva, sarà necessario annaffiarla più frequentemente, in modo da mantenere il substrato umido. In inverno, invece, il fabbisogno idrico si riduce, quindi l’annaffiatura dovrà essere più sporadica.
Perché le foglie del ficus benjamin ingialliscono e cadono?
Se noti fenomeni come caduta e ingiallimento delle foglie del ficus benjamin, fai attenzione: sono campanelli d’allarme che non devono essere ignorati perché potrebbero essere spie di problematiche che vanno identificate e risolte rapidamente. Uno dei motivi più comuni per la perdita di foglie, per esempio, è il cambiamento di posizione della pianta: il ficus benjamin non ama gli spostamenti e può reagire con la caduta delle foglie quando viene trasferito in un nuovo ambiente. Anche la scarsa illuminazione può causare qualche problema alla tua pianta: se il ficus benjamin non riceve la giusta quantità di luce, le foglie possono ingiallire e cadere. Infine, anche fattori come le infestazioni di parassiti, come cocciniglie o acari, o l’insorgenza di malattie fungine possono provocare il deperimento delle foglie. Ti consigliamo di ospezionare regolarmente la pianta e intervenire tempestivamente in caso notassi dei problemi.
Cose da non fare assolutamente
Le abbiamo viste nel corso dell’articolo: ci sono alcune pratiche da evitare assolutamente quando si ha a che fare con un ficus benjamin perché potrebbero comprometterne la salute in modo irreparabile. Elenchiamo, in modo sintetico, quali sono:
- Esposizione alla luce solare diretta: la pianta non la tollera perché potrebbe bruciarne le foglie.
- Irrigazione eccessiva: l’eccesso di acqua può causare il marciume delle radici e il deperimento della pianta.
- Riduci al minimo gli spostamenti: evita di spostarlo frequentemente perché questo potrebbe indurre lo stress della pianta e la caduta delle foglie.
- Evita di posizionarlo vicino a fonti di calore o correnti d’aria
- Non utilizzare terriccio vecchio o impoverito: scegli sempre un substrato fresco e di buona qualità, arricchito con nutrienti
Quanto può vivere un ficus benjamin?
Il ficus benjamin è una pianta longeva, che può vivere anche per molti anni se adeguatamente curata: con le giuste attenzioni, questa specie può raggiungere anche i 20-30 anni di vita. Ovviamente, però, ci sono dei fattori che ne influenzano la longevità. Oltre a tutte le pratiche che abbiamo visto, per garantire una lunga esistenza alla tua pianta, sottolineiamo l’importanza del rinvaso periodico. Per mantenere il ficus benjamin in salute e favorirne la crescita, è importante eseguire il rinvaso in un contenitore di dimensioni leggermente superiori ogni 2-3 anni. Questo permette di rinnovare il substrato e offrire alle radici lo spazio necessario per espandersi.
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